Istinto primitivo
La Foc’ra di San Ciro.

Luogo: zona 167 | Città: Grottaglie, Italia
Tradizione, passione, culto e devozione, ma anche un momento di festa e di incontro della comunità: a Grottaglie (Taranto) è pronta la Foc’ra di San Ciro. Il 30 gennaio, la maestosa piramide in legna sarà accesa e darà vita al fuoco più grande d’Europa. Tra fede e folklore, si rinnoverà anche quest’anno il rito dell’accensione della foc’ra dedicata al santo copatrono grottagliese, con una novità: Grottaglie è entrata dall’agosto scorso nel
registro delle città della Rete dei fuochi di Puglia, un importante riconoscimento che consentirà, in futuro, di poter partecipare a bandi per la valorizzazione della manifestazione.
La foc’ra e l’intera manifestazione sono realizzate ed organizzate dall’associazione Odv Amici della Fo’cra, con i patrocini della Regione Puglia, della Provincia di Taranto, del Comune di Grottaglie, della Rete dei fuochi di Puglia, della Parrocchia Chiesa Madre Maria SS. Annunziata – Collegiata di Grottaglie e del Comitato festeggiamenti patronali. Partner: Puglia Armonica, associazione Isonomia, Pro Loco, Esm Event Sound Music, associazioni GrottOut, Grottaglie Mia e Awa Production.
I visitatori aumentano di anno in anno. L’associazione Odv Amici della Fo’cra è nata proprio con gli obiettivi di valorizzare e far conoscere questa tradizione, anche fuori dai confini regionali, e coinvolgere sempre di più il territorio.
La costruzione della foc’ra dedicata a San Ciro è iniziata ad ottobre scorso ed è stata ultimata in questi giorni. Realizzata con le fascine di legna d’ulivo e con i tralci delle viti portati dai fedeli per devozione - come è scritto nella tradizione secolare -, la foc’ra dell’edizione 2024 ha una base quadrata di 23 per 23 metri, un’altezza di 22 metri ed è l’unica, tra tutti i falò delle località dei riti del fuoco, ad avere una camera interna visitabile.
Quest’anno la camera è grande 5 metri per 5 ed è alta tre metri e mezzo. Si accede all’interno attraverso un corridoio, sulle cui pareti saranno affissi i disegni dei bambini delle scuole, dedicati a San Ciro. La struttura è sormontata da una grande punta piramidale, anche questa in legno, e sarà decorata con due opere d’arte dedicate al santo che bruceranno, in segno di devozione, avvolte dal fuoco del grande falò: un fuoco sacro e, al contempo – così come tramandato dall’antichità – simbolo di purificazione, in cui il ricordo del martirio del santo originario di Alessandria d’Egitto, che fu medico ed eremita tra il III e il IV secolo dopo Cristo, si fonde con il folklore e la religiosità popolare.
Tutto è stato realizzato sapientemente dai maestri della foc’ra, figure storiche del paese, mani esperte e laboriose che conoscono il metodo di costruzione del grande falò, utilizzando solo ed esclusivamente i ceppi di vite e le fascine di ulivo, come vuole la tradizione. I maestri sono stati affiancati da alcuni giovani che, da qualche anno, si stanno accostando a questa antica arte. Gli organizzatori rivolgono un invito alla comunità, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini alla partecipazione: portare in dono le fascine di legna autorizzate per la costruzione (non vecchi mobili o materiali da smaltire, non ammessi, ma solo legna di ulivo e vite); prendere parte alle iniziative del programma che ruota intorno alla foc’ra dedicata a San Ciro e “sentire” la festa come momento identitario e di incontro.
Gli Amici della Foc'ra
Programma completo: leggi il COMUNICATO
74023, Italia
Google Maps
Altre date
- 30/01/2024
Powered by iCagenda