Mercatino del Gusto - XXV Edizione

In ogni campo della vita sociale, compresa la sfera che riguarda il turismo, il cibo, la ristorazione e l’accoglienza, si generano criticità che sempre di più evidenziano l’assoluto bisogno di ri/tornare ai FONDAMENTALI. Si tratta di ricominciare a rispettare certe regole basilari, quelle sostanziali e, probabilmente, necessarie.

Occorre riprendere a utilizzare le cose indispensabili, irrinunciabili, fatte con codici elementari, in molti casi primari e quindi essenziali.
Non tanto per far rivivere il passato. Ma per ribadire che per far bene ogni cosa, per disegnare originalmente un’idea, per portare a compimento qualsivoglia attività, per costruire e governare il futuro, sia necessario – se non appunto fondamentale – avere delle basi.

In ogni sapere ci sono i fondamentali. Nelle arti come nella comunicazione, nell’economia come nella fisica e, perché no, in cucina come in una pescheria, nella cultura del progetto gastronomico così come nel design o in architettura.

Da troppo tempo però ci siamo abituati a pensare che tutto possa essere a portata di un clic. Non abbiamo ancora compreso che poter usufruire di un’informazione non significa possedere una materia o una competenza. Ancor meno, essere divenuti degli influencer, prima ancora di essere diventati dei testimonial, non garantisce un’approfondita comunicazione.

Per questo, attraverso il Mercatino del Gusto, raccontiamo sì del mondo del cibo, del vino e dell’accoglienza, insieme a cuochi, viticoltori, artigiani e produttori. Ma, al contempo, contaminando il tutto con l’arte, la musica, la letteratura, le mostre dedicate al design e ai nuovi linguaggi. Per costruire e generare relazioni fondamentali capaci di far nascere nuove idee che fungano da modello e stimolo per il territorio, per la Puglia e, se possibile, per il sistema Italia.